Alzi la mano chi pensava che, a sette giornate dalla fine del campionato di serie B, il Frosinone si sarebbe ritrovato in questa posizione di classifica, ovvero in piena zona play off e con qualche possibilità ancora di acciuffare la serie A in prima battuta. L’estate scorsa la squadra è stata a dir poco rivoluzionata, con tanti giocatori nuovi e molti semisconosciuti. Discorso Gatti a parte, già venduto alla Juventus, le performance migliori stanno arrivando da Charpentier, che praticamente non giocava da due anni, e da Zerbin, pescato in serie C. Altri sembravano ancora acerbi (tipo Boloca) e invece hanno risposto alla grande. Insomma, un assemblaggio pressoché perfetto, grazie al direttore Angelozzi e a mister Grosso. Adesso, come detto, il Frosinone è lì e può giocarsela. In arrivo c’è un trittico niente male in una settimana: sabato a Lecce, martedì a Lignano contro il Pordenone e poi in casa con la Cremonese. Dovessero arrivare 9 punti da queste contese, la storia cambierebbe di parecchio. Impresa impossibile? Niente affatto: Il Lecce ha palesato difficoltà soprattutto in casa e il Frosinone in certe partite si esalta; lo stesso potrebbe accadere contro la Cremonese: il gioco di Pecchia vive di sprazzi e si aggrappa ai singoli, aggredita a dovere la squadra del mister di Lenola non è poi questo spauracchio; con il Pordenone, invece, basterà non ripetere gli errori di sottovalutazione fatti a Cosenza. Oltre alla Cremonese, poi, arriveranno allo “Stirpe” anche Monza e Pisa, ovvero altre due squadre in lotta per la serie A; ma oramai lo “Stirpe” sta diventando un fortino tipo Matusa e non avranno vita facile. Fatti due conti, se per la promozione diretta bisognerà guardare anche i risultati delle altre, per giocarsi invece i play off da una posizione comoda – ovvero arrivando terzi o quarti in campionato – resta solo una cosa da fare: giocare da Frosinone.
Igor Traboni