Mons. Domenico Pompili, presule della Valle Santi francescana di Rieti, è il nuovo vescovo della Diocesi Scaligera.
Finalmente è arrivata l’ufficialità alle ore 12 del 2 luglio 2022 da parte della Santa Sede e la Ciociaria esulta!
In curia già ne erano sicuri ed oggi 2 Luglio è arrivata l’ufficialità da parte della Santa sede che il Papa Francesco ha nominato mons. Domenico Pompili vescovo di Verona e subentra al dimissionario mons. Giuseppe Zenti, che ha raggiunto da qualche mese il limite di età dopo 15 anni di reggenza.
Domenico Pompili 59 anni, originario di Acuto, prete da 34 anni, vescovo da 7, segretario della fondazione Comunicazione e cultura e capo della comunicazione Cei, docente di Teologia Morale all’Istituto Leoniano dal 1990 di Anagni lascia la Valle Santa francescana e le macerie di Amatrice e di Accumoli causate da una violenta scossa di terremoto dell’agosto 2016 e fu proprio lui a dire nell’omelia, durante il funerale delle vittime, parole dure davanti a capi di stato: “Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell’uomo”. Parole sante!
A Verona mons. Pompili, originario della Ciociaria e non del Triveneto, non troverà le macerie di Amatrice e di Accumoli ma una Diocesi che in questi ultimi tempi è salita alla ribalta dei mass media a seguito delle ultime polemiche nell’ultima tornata politica amministrativa poiché il vescovo uscente invitava la popolazione a votare il candidato di centro destra a sindaco.
Pompili. forse- è chiamato anche per ristabilire il rispetto tra “Stato e Chiesa”,
Per la cronaca la Curia di Rieti ha convocato i presbiteri, i diaconi, i religiosi, le religiose, e quanti sono impegnati nelle aggregazioni laicali e gli operatori pastorali «tutte le componenti del Popolo di Dio che è in Rieti, sabato 2 luglio alle ore12, presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria in Rieti, per importanti comunicazioni del vescovo Domenico Pompili”.
Domenico Pompili si è sempre distinto per la sua profonda formazione teologica e culturale, la precisione nel portare a termine ogni impegno e soprattutto per la vicinanza alle istituzioni, ai giovani, alle associazioni, ai poveri e agli emarginati, ad ogni persona bisognosa di un consiglio, di una parola buona mantenendo un atteggiamento di semplicità e di ascolto.
“L’ascoltare è il primo indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione.
Non si comunica se non si è prima ascoltato”.
A Mons. Domenico Pompili un abbraccio da Giorgio Alessandro Pacetti e gli auguri di buon lavoro dalla Redazione
Giorgio Alessandro Pacetti