PIGLIO: La comunità francescana di San Lorenzo ha ricordato suor Maria Elisabetta Patrizi a due anni dalla scomparsa. Suor Elisabetta che spesso si tratteneva nel convento di S. Lorenzo dove ha tenuto conferenze di mariologia ai militi del gruppo della Milizia dell’Immacolata “Ven. P. Quirico Pignalberi” e dai cittadini per la presentazione dei volumi: De Sindone. Nova et vetera” e il libro “Venerabile P. Quirico Pignalberi e San Massimiliano Kolbe”, due confratelli in cammino verso la Santità con l’Immacolata è stata ricordata dalla comunità francescana presso la cappellina del Sacro Cuore con la recita del Santo Rosario a due anni dalla scomparsa avvenuta a Roma presso l’ospedale di S. Eugenio il 12 luglio 2020 alle ore 15,05. Suor Maria Elisabetta Patrisi, donna dalla ricca formazione umanistica, storica, letteraria e teologica, animatrice e contemplativa, animata da ardore apostolico e missionario fragile nel corpo, ma forte nello spirito, che, pieno di luce divina diffondeva i suoi riverberi su chiunque le si avvicinava. Maria Elisabetta è nata a Roma il 25 Marzo 1941: all’età di 5 anni si trasferì a Londra, così era bilingue e biculturale. Tornata a Roma, conseguì la maturità classica, poi, nel 1964, si laureò in “Scienze Tecniche dell’Opinione Pubblica” col massimo dei voti e lode (alla PRO DEO ROMA). Era una giovane amante della vita, dello sport, dell’ippica, eppure all’età di 25 anni, sceglie la clausura del Carmelo “Santa Maria Madalena de’ Pazzi” a Careggi (Firenze) dove rimarrà fino al 1974. La vocazione, tuttavia, era nata già prima, quando frequentava il secondo anno d’Università e fece un viaggio in Sicilia e, davanti ad una statua di Maria nel santuario carmelitano di Trapani, sentì chiara la chiamata alla vita consacrata. Nel 1974 uscì dal Carmelo con regolare indulto per svolgere una missione nella chiesa ed ecco un altro suo carisma: la missionarietà. L’anno successivo fondò insieme a Monsignor Giulio Ricci il “Centro Romano di Sindonologia”, aiutandolo nella realizzazione di mostre fotografiche sulla passione di Gesù, sussidi mediatici, libri, corsi accademici per diversi anni e a livello internazionale. Quattro anni dopo, fondò il “Centro Cuore di Cristo” (Editrice) insieme a Padre Jesùs Solano. Nel 1982 ha fondato l’istituto religioso delle “Sorelle Minori di Maria Immacolata” chiamate ad essere elemento di stimolo e di incoraggiamento per tutti i francescani, recuperando e valorizzando la freschezza della spiritualità di S. Francesco e di S. Massimiliano Maria Kolbe, donando amore materno all’umanità e a tutti i fratelli che incontrano e per i quali pregano, diventando, così, una concreta espressione della presenza materna della Vergine nel mondo. Le “Sorelle Minori di Maria Immacolata” erano presenti in 6 paesi dove svolsero un apostolato di preghiera, di evangelizzazione ed opere di carità. In Turchia ebbero una comunità ad Efeso dove una lunga tradizione ritiene che Maria abbia vissuto gli ultimi anni della sua vita. Qui c’era una casetta di mattoni fatta costruire dall’apostolo Giovanni per Maria sul Monte dell’Usignolo “La casa di Maria” appunto. Qui ben tre papi si recarono a pregare: S. Paolo VI, S. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che durante la Messa da lui celebrata era presente l’autrice del libro, ormai ammalata e ferma sulla sedia a rotelle; al momento della Santa Comunione, il Papa si allontanò dall’altare per portare a lei, di sua spontanea volontà, Gesù eucaristico. Nel Burkina Faso (Africa sub sahariana) hanno operato nel campo sanitario e per questa causa in Italia i laici della “Famiglia di Maria Immacolata” raccolsero medicine, attrezzature e fondi, anche perché una suora medico vi fondò un centro sanitario. Nel 2004, S. Maria Elisabetta ha fondato l’istituto religioso i “Fratelli Minori di Maria Immacolata” e quello laico della “Famiglia di Maria Immacolata”. Lo scopo dei Fratelli Minori è quello di tendere alla santificazione personale e a quella del prossimo attraverso l’Immacolata come “PROPRIETA’” di Dio, divenendo, così, segni e strumenti della Carità Divina verso tutti. Oggi questi tre “rami” sono confluiti nella “Famiglia ecclesiale”, riconosciuta dal Vescovo di Tivoli, S.E. Mauro Parmeggiani, con il nome “Famiglia Francescana di Maria Immacolata”, alla quale appartengono le “Oblate Francescane” con sede presso il Santuario della Madonna di Quintiliolo, che si trova appena fuori il centro storico di Tivoli, su di una collina immersa nel verde degli ulivi.
Giorgio Alessandro Pacetti