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I primi quindici giorni del mese di ottobre 2023 rimarranno alla storia per i cronici disservizi del trasporto pubblico che si sono acuiti in maniera esponenziale con gravi ripercussioni sui i tempi di accesso al lavoro dei pendolari e disagi di ogni genere a tutti gli utenti del servizio.
La parola disservizio, per quello che riguarda il trasporto Regionale è solo un eufemismo.
Si tratta invece di un vero e proprio sfascio.
Non c’è giorno che le cronache dei giornali riportano notizie riguardanti il trasporto Regionale Laziale: ritardi, soppressioni, guasti alla linea elettrica scioperi ed altro, il tutto con grave danno per l’utenza pagante.
I Pendolari del Lazio chiedono che si apra un’inchiesta su una gestione così carente del servizio pubblico urge un drastico intervento e un drastico cambiamento di rotta per evitare che lo stato di fibrillazione dei pendolari del Lazio sfoci in manifestazioni di violenza.
Le conseguenze di questa situazione paradossale gravano pesantemente sulle spalle delle migliaia e migliaia di lavoratori e studenti che quotidianamente si servono dei treni e dei pullman per raggiungere il posto di lavoro e di studio e per ritornare al luogo di residenza.
Giorgio Alessandro Pacetti ex presidente della Consulta dei Comitati Pendolari del Lazio

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