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Una intera mattinata del 30 Ottobre 2002, quella passata dal Vescovo Lorenzo Loppa al suo insediamento alla diocesi Anagni Alatri con il popolo pigliese, iniziata con una Messa solenne nella Collegiata Santa Maria Assunta, alle ore 10,00, in onore della Madonna delle Rose, e terminata con la visita della chiesa di San Rocco-Madonna della Valle.
Grande stupore e ammirazione aveva suscitato in Lui la vista dell’affresco del 1300 di scuola giottesca, scoperto 39 anni fa, riguardante la Madonna delle Rose in trono attorniata dal Beato Andrea Conti, da San Giovanni Evangelista, da San Leonardo e da Sant’Antonio Abate, e quello del 1500 di scuola di Raffaello, scoperto 19 anni fa, riguardante la Madonna della Valle con in braccio il Bambino e San Giovannino della Croce.
Enorme meraviglia aveva suscitato la constatazione che opere di tale valore possano essere minate dall’umidità imperante proveniente dal confinante fosso della Fossa nella storica chiesetta
Nel ringraziare Giorgio Alessandro Pacetti nella veste di scopritore delle due opere d’arte Mons. Lorenzo Loppa aveva auspicato che queste opere, pietre miliari di un percorso storico-culturale di enorme importanza, venissero preservate nella maniera migliore come testimonianza, agli amanti dell’arte e non solo.
Per la cronaca mons. Loppa, ora vescovo emerito Anagni Alatri, aveva visitato la chiesa di San Rocco madonna della Valle ben tre volte come risulta dal Registro dei visitatori anche perché il sacro luogo è stato dato dal Comune di Piglio alla parrocchia di San Giovanni in comodato d’usa.
Purtropppo, però, tale chiesa, ubicata a ridosso di un fosso rischia di essere danneggiata dalle acque piovane il cui deflusso, che è stato deviato da una frana del fosso, potrebbe danneggiare tutta la parete esterna della chiesa causando gravi danni anche agli affreschi interni.
Giorgio Alessandro Pacetti

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